Occorrono consapevolezza e senso di urgenza per sviluppare la transizione sostenibile con soluzioni innovative per l’evoluzione del modello di business in azienda.
Per realizzare un piano di sviluppo sostenibile è necessario un impegno concreto da parte di tutti: Istituzioni, imprese, cittadini/e, non più prorogabile.
Gli ambiti e tempi dello sviluppo sostenibile, vengono elencati dalle linee guida dell’Agenda 2030 e dei 17 obiettivi della sostenibilità, fino al conseguimento della decarbonizzazione e neutralità delle emissioni di CO2, come auspicabile dal piano “Green Deal” europeo:
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nel 2050 non siano più generate emissioni nette di gas a effetto serra;
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la crescita economica sia dissociata dall’uso delle risorse;
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nessuna persona e nessun luogo siano trascurati.
Cosa succederà alle imprese che non attiveranno questo percorso di transizione?
Bisogna considerare i costi elevati delle “mancate azioni”, i rischi di uscita da filiere e mercati che non premieranno partner insensibili alla transizione, poiché la sostenibilità e la salute del nostro ecosistema è un bene comune. Inoltre gli investitori non saranno disposti ad investire in imprese non propense alla transizione, così come non sarà possibile accedere ai fondi del PNRR.
Vediamo insieme alcuni punti che le aziende dovranno prendere in considerazione per l’evoluzione del loro modello di Business Sostenibile.
Le imprese dovranno ripensare il loro modo di progettare i prodotti eco-sostenibili considerando un loro possibile riutilizzo o la riciclabilità dei materiali di composizione.
Diventerà essenziale sviluppare processi e sistemi per il ritiro e il ripristino dei beni che ne permetta più cicli di vita. La tecnologia conosciuta come Industria 4.0, e in particolare l’utilizzo dell’Internet of Things, avrà un ruolo fondamentale perché permetterà alle imprese di monitorare i flussi di materiale dei loro prodotti in modo da poterne pianificare il ciclo successivo.
La transizione ecologica delle imprese determinerà una maggior consapevolezza nella scelta di macchinari, materiali, prodotti e processi e, quindi, nel modo di progettare i processi.
Numerose aziende hanno già implementato modelli di business in cui la servitizzazione rappresenta un differenziale competitivo, grazie al quale i produttori fidelizzano i clienti nel tempo e i clienti possono usufruire di un servizio di miglior qualità.
All’interno di un sistema basato sull’economia circolare, è fondamentale che le imprese sostituiscano le materie prime fossili con materie prime rinnovabili. La manifattura circolare, infatti, presuppone un sistema riparativo e rigenerativo per intenzione e progettazione. Con la stessa logica anche l’utilizzo di energia verte sempre di più sulle energie rinnovabili.
Parleremo di Sostenibilità, Innovazione e tanto altro insieme ai partecipanti del workshop di Fondazione Aldini Valeriani a Farete il 7 settembre alle ore 14
Farete è un evento di Confindustria Emilia Area Centro